Il sistema di routine per gestire l'ansia di andare in un posto nuovo: un metodo efficace per aiutare le persone Asperger ad adattarsi a situazioni nuove.


Il pattern recognition può essere utilizzato per identificare e creare schemi familiari, che possono essere utilizzati come punti di riferimento per navigare in un ambiente sconosciuto.

Per iniziare, è importante esplorare l'area in cui si desidera andare. Fare dieci percorsi a piedi differenti può essere un modo efficace per familiarizzare con l'area e identificare i punti di riferimento. Durante questi percorsi, è importante prendere appunti e fare fotografie delle strade, degli edifici e di qualsiasi altro punto di riferimento che si possono incontrare.

Una volta che si sono esplorate le diverse opzioni, è possibile creare una mappa mentale o una lista di opzioni (ad esempio, opzione A, B, C o D) per ogni percorso. Questo può aiutare a identificare i percorsi più familiari e a scegliere quello che si sente più a proprio agio di percorrere.

Io utilizzo la Legge di Amdahl per ottimizzare il processo e ridurre il carico sensoriale ed emotivo. Nella sua forma più generale può essere espressa come: il miglioramento delle prestazioni di un sistema che si può ottenere ottimizzando una certa parte del sistema è limitato dalla frazione di tempo in cui tale parte è effettivamente utilizzata.

Nel caso dell'ansia di andare in un posto nuovo, ciò significa concentrarsi sulla riduzione del carico sensoriale ed emotivo in una piccola parte del percorso, ad esempio la prima parte del percorso, in modo che l'intero percorso diventi meno ansiogeno.

La Legge di Amdahl è un principio matematico che descrive come l'incremento di prestazioni di un sistema è limitato dalla frazione di tempo che una parte specifica del sistema è utilizzata. In parole semplici, significa che se solo una piccola parte di un sistema è lenta, migliorare solo quella parte non darà un significativo miglioramento delle prestazioni complessive del sistema.

La pratica regola "Make the common case fast" (rendi veloce il caso più frequente) significa che dobbiamo concentrarci sull'ottimizzazione della parte del sistema che viene utilizzata più frequentemente, poiché questa è la parte che ha maggiore impatto sulle prestazioni complessive.

In un esempio pratico, se per percorrere un tragitto si impiegano 10 minuti in automobile più 40 minuti a piedi, non ha molto senso acquistare un'automobile più veloce, poiché gran parte del tempo è trascorso a piedi. Invece, sarebbe più utile concentrarsi su come ottimizzare il tempo a piedi, ad esempio cercando un percorso più breve o meno trafficato.

Nota

Può essere utile creare un piano di emergenza per il caso in cui ci si perda o ci si senta troppo ansiosi. Questo potrebbe includere il numero di telefono di un amico o familiare di fiducia, una mappa dell'area o un numero di emergenza.

Importante ricordare che questo sistema di routine potrebbe richiedere tempo e pazienza per essere efficace. Continuare a praticare e adattare il sistema in base alle proprie esigenze può aiutare a gestire meglio l'ansia di andare in un posto nuovo.

Io utilizzo anche la tecnica della "mentalizzazione" per preparare la mente prima di iniziare il percorso, immaginando se stessi che percorrono il percorso con calma e tranquillità.

In sintesi, utilizzando il pattern recognition, la memoria visiva, la Legge di Amdahl e la tecnica della mentalizzazione, si può creare un sistema di routine personalizzato per gestire l'ansia di andare in un posto nuovo, concentrandosi sulla riduzione del carico sensoriale ed emotivo in una piccola parte del percorso e utilizzando punti di riferimento familiari per mantenere la calma.


La mia lista personale

Ecco una lista di cose da fare e che uso per creare un sistema di routine personalizzato per gestire l'ansia di andare in un posto nuovo utilizzando il pattern recognition, la memoria visiva, la legge di Amdahl e la tecnica della mentalizzazione.


Luoghi Nuovi

  1. Esplorare l'area in cui si desidera andare, facendo dieci percorsi a piedi differenti e prendendo appunti e fotografie dei punti di riferimento.
  2. Creare una mappa mentale o una lista di opzioni (ad esempio, opzione A, B, C o D) per ogni percorso.
  3. Utilizzare la memoria visiva per associare i punti di riferimento con specifici schemi familiari.
  4. Utilizzare la Legge di Amdahl per ottimizzare il processo e concentrarsi sulla riduzione del carico sensoriale ed emotivo in una piccola parte del percorso.
  5. Utilizzare la tecnica della mentalizzazione per preparare la mente prima di iniziare il percorso, immaginando se stessi percorrendo il percorso con calma e tranquillità.
  6. Continuare a praticare e adattare il sistema in base alle proprie esigenze per gestire meglio l'ansia di andare in un posto nuovo.
  7. Preparare un piano di emergenza, come il numero di telefono di un amico o familiare di fiducia o un numero di emergenza in caso ci si senta troppo ansiosi o ci si perda.

Persone nuove

Come persona Asperger, tendo ad applicare i punti del sistema di routine per gestire l'ansia in quasi tutte le situazioni nuove che mi trovo ad affrontare. Ad esempio, quando devo incontrare persone nuove, seguo questi passi:

  1. Cerco di raccogliere informazioni sulla persona o le persone che incontrerò, in modo da avere un'idea di cosa aspettarmi.
  2. Utilizzo la memoria visiva per associare i punti di riferimento con specifici schemi familiari, come il loro nome o il loro volto, così da avere un riferimento mentale.
  3. Utilizzo la tecnica della mentalizzazione per preparare la mente, immaginando l'incontro e come potrebbe andare
  4. Utilizzo la Legge di Amdahl per concentrarmi sulla riduzione del carico sensoriale e emotivo, magari evitando di incontrare troppe persone nuove tutte insieme.
  5. Continuo a praticare e adattare il sistema in base alle mie esigenze, per gestire meglio l'ansia.
  6. Preparo un piano di emergenza, come il numero di telefono di un amico o familiare di fiducia o un numero di emergenza in caso ci si senta troppo ansiosi o ci si perda.

Colloquio di lavoro

Allo stesso modo, quando devo affrontare un colloquio di lavoro, seguo questi passi, ne ho scritto anche in questo post Asperger e colloquio di lavoro: come prepararsi per il successo:

  1. Cerco di raccogliere informazioni sull'azienda e sull'intervistatore, in modo da avere un'idea di cosa aspettarmi.
  2. Utilizzo la memoria visiva per associare i punti di riferimento con specifici schemi familiari, come il nome dell'intervistatore o l'edificio dell'azienda, così da avere un riferimento mentale.
  3. Utilizzo la tecnica della mentalizzazione per preparare la mente, immaginando il colloquio e come potrebbe andare
  4. Utilizzo la Legge di Amdahl per concentrarmi sulla riduzione del carico sensoriale e emotivo, magari evitando di fare troppi colloqui in un breve periodo di tempo.
  5. Continuo a praticare e adattare il sistema in base alle mie esigenze, per gestire meglio l'ansia.
  6. Preparo un piano di emergenza, come il numero di telefono di un amico o familiare di fiducia o un numero di emergenza in caso ci si senta troppo ansiosi o ci si perda.

Routine Scuola, compiti esami

Come persona Asperger, ho usato spesso il sistema di routine anche quando andavo a scuola per gestire l'ansia e memorizzare i compiti. In particolare, utilizzavo i passi descritti in precedenza per:

  1. Creare una mappa mentale dell'aula e dei punti di riferimento, come la posizione del banco e del professore, per aiutarmi a sentirmi più a mio agio in classe.
  2. Utilizzare la memoria visiva per associare i concetti e le informazioni con immagini o schemi familiari, per aiutarmi a ricordare meglio i compiti.
  3. Utilizzare la tecnica della mentalizzazione per immaginare me stesso che eseguivo il compito o rispondevo alle domande, per aiutarmi a sentirmi più preparato.
  4. Utilizzare la Legge di Amdahl per concentrarmi sulla parte del compito che richiede maggiore sforzo e dedicare più tempo ad essa, per aiutarmi a completare i compiti in modo più efficiente.
  5. Continuare a praticare e adattare il sistema in base alle mie esigenze, per gestire meglio l'ansia e migliorare la mia capacità di memorizzazione.
  6. Preparare un piano di emergenza, come chiedere aiuto a un insegnante di sostegno o a un compagno di classe in caso di difficoltà, per aiutarmi a gestire situazioni impreviste o stressanti.

In questo modo, sono stato in grado di gestire l'ansia e memorizzare i compiti in modo efficace durante il percorso scolastico.

Vorrei inviare un messaggio positivo per le persone Asperger e per i genitori di bambini autistici riguardo l'utilizzo di routine personalizzate per gestire l'ansia e aiutare nella memoria. Come persona Asperger, ho utilizzato queste dinamiche per anni e mi hanno permesso di gestire al meglio la mia dinamica personale. Tuttavia, è importante notare che ogni neurodivergenza è unica e quindi le routine che funzionano per me potrebbero non funzionare per gli altri.

Per questo è importante cercare l'aiuto di uno psicologo di riferimento che sarà in grado di aiutare a trovare la dinamica mentale più giusta per ognuno. Utilizzare il pattern recognition, la memoria visiva, la Legge di Amdahl e la tecnica della mentalizzazione sono solo alcune delle soluzioni che ho utilizzato personalmente, ma il professionista saprà trovare la soluzione migliore per ogni persona.

Inoltre, per i bambini autistici, disegni o immagini possono essere utilizzati per aiutare nell'associare i punti di riferimento con schemi familiari e supportare la creazione di una strategia personalizzata.

Ricordiamo che non esiste una soluzione unica per gestire l'ansia e la memoria, ma con pazienza, pratica e la volontà di adattarsi alle proprie esigenze, si può trovare un sistema che funziona per noi. La costanza e la perseveranza nel cercare una soluzione personalizzata sarà sicuramente premiata.

Vi invito a condividere le proprie routine e a discutere delle vostre esperienze con l'utilizzo di queste strategie. Ciò può aiutare a scoprire nuove idee e a trovare soluzioni personalizzate che funzionano per ognuno di noi. Siamo tutti in questo insieme e condividere le nostre esperienze ci aiuta a trovare soluzioni migliori per la nostra neurodivergenza. ♦

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