La mancanza di consapevolezza e sostegno sociale per le persone austiche è una preoccupazione crescente in tutto il mondo. Il 2% degli adulti rientra nello spettro dell'autismo, il che significa che milioni di persone devono affrontare le difficoltà causate dalla mancanza di comprensione e supporto. In particolare, le difficoltà nel mondo del lavoro possono essere notevoli per queste persone, influendo significativamente sulla qualità della loro vita.


Un recente studio statistico ha stimato che ci sono circa 332.600 persone con disturbi dello spettro autistico (ASD) in età lavorativa nel Regno Unito. Tuttavia, la National Autistic Society (NAS) ha mostrato che solo il 6% di queste persone riesce a trovare un lavoro retribuito a tempo pieno. Questo rappresenta una grave preoccupazione, poiché avere un lavoro retribuito o un'attività regolare è estremamente importante per la salute mentale e la realizzazione personale.

Le difficoltà nel trovare e mantenere un lavoro sono un problema comune per le persone nello spettro autistico a causa della mancanza di comprensione e supporto da parte delle aziende e della società in generale. Ciò può portare a una maggiore discriminazione, meno opportunità di lavoro e difficoltà nel mantenere un impiego a lungo termine.


La comunità e le aziende devono fare di più per sostenere le persone autistiche nella loro ricerca di lavoro e creare ambienti di lavoro inclusivi per garantire loro le stesse opportunità di successo degli altri. Inoltre, è importante che le aziende si rendano conto dei potenziali benefici che persone neurodivergenti possono apportare alle loro attività.

Il disturbo ASD è una disabilità nascosta che può portare a malintesi sul posto di lavoro, soprattutto con i colleghi di lavoro. Il datore di lavoro sa che fornendo un ambiente ben strutturato e accogliente può ottenere numerosi vantaggi come: la precisione, l’attenzione ai dettagli, l’affidabilità e l’applicazione meticolosa delle attività di routine.

Trovare e mantenere un lavoro è estremamente importante per la salute mentale e la realizzazione personale. Tuttavia, per le persone nello spettro, questo processo può essere estremamente difficile.

È stato riscontrato che tra il 76% e il 90% degli adulti autistici è disoccupato.

Questi dati allarmanti sono dovuti a una serie di fattori, tra cui abbandono scolastico, mancanza di orientamento professionale, discriminazione attiva e passiva e la mancanza di flessibilità da parte delle aziende.

Nel mondo del lavoro, le persone con la sindrome di Asperger possono rappresentare una risorsa preziosa. Uno studio del 2005 condotto da Robert Warman ha evidenziato che questi individui, pur essendo affetti da una forma di autismo, possono esibire eccezionali competenze in ambiti come l'affidabilità, la precisione, l'attenzione ai dettagli o la capacità di riconoscere gli invarianti.

Un invariante è una caratteristica di un oggetto o di un'immagine che rimane costante nonostante le variazioni della sua posizione, orientamento o scala. Nel contesto dell'autismo, gli invarianti si riferiscono alla capacità di una persona di riconoscere elementi costanti in un'immagine, nonostante le variazioni di posizione, orientamento o scala. Ad esempio, una persona con una forte capacità di riconoscere gli invarianti sarebbe in grado di riconoscere il volto di una persona nonostante sia ruotato o visto da un angolo diverso. Questa capacità è spesso associata alle persone autistiche, e può essere utilizzata in campi come la fotografia, la robotica e la sicurezza informatica.

Inoltre, essi possono dimostrare una forte competenza tecnica e una memoria eccellente. Tuttavia, per sfruttare al meglio le loro abilità, è importante fornire loro un ambiente ben strutturato e una routine stabilita per farli sentire a proprio agio e aiutarli a raggiungere il massimo delle loro potenzialità.


Fortunatamente, c'è un crescente interesse nella "neurodivergenza" da parte di grandi aziende americane come Microsoft, Oracle o europee come SAP, che stanno scoprendo i valori aggiunti che le persone neurodivergenti possono apportare. Queste aziende stanno adottando un approccio diverso al lavoro, che comprende processi di valutazione non basati su colloqui, formazione per manager e colleghi su cosa aspettarsi, metodi di gestione della carriera personalizzati e strumenti di supporto adeguati.

In gran parte si deve all'informatico Thorkil Sonne, che nel 2004 ha fondato la società Specialisterne con l'obiettivo di stimolare le grandi aziende a iniziare programmi di inserimento lavorativo per persone autistiche. Grazie a questo, si sta creando una maggiore apertura verso la neurodivergenza nel mondo del lavoro, permettendo alle persone autistiche di mostrare le loro abilità e competenze e trovare opportunità di lavoro adeguate.

Come persona con sindrome di Asperger, posso comprendere le difficoltà che le persone autistiche o neurodivergenti possono incontrare durante un colloquio di lavoro. Ad esempio, a causa della difficoltà nella comunicazione sociale, potrebbero avere difficoltà a interpretare le sfumature del linguaggio e del comportamento dell'interlocutore, rendendo più difficile capire cosa è atteso da loro. Inoltre, le persone neurodivergenti possono avere difficoltà a comprendere le norme sociali e le aspettative del colloquio, come ad esempio come vestirsi o come comportarsi in un ambiente formale.


La capacità di percepire correttamente gli stimoli ambientali è fondamentale per la comunicazione e l'interazione sociale. Tuttavia, per le persone autistiche, il loro mondo percettivo può essere radicalmente diverso rispetto a quello delle persone neurotipiche. Nonostante vivano nello stesso mondo fisico e abbiano a che fare con gli stessi stimoli, le persone neurodivergenti possono percepirli in modo diverso. Ciò può causare difficoltà nella comunicazione e nell'interazione sociale, ma con una maggiore comprensione e adattamenti adeguati, le persone nello spettro autistico possono superare queste difficoltà e partecipare pienamente alla società.

Nel mio mondo, le parole e i pensieri sono strettamente legati.

Quando parlo, esprimo esattamente ciò che penso. Le mie decisioni sono guidate direttamente dalle mie emozioni e dai miei pensieri, che possono sembrare strani per voi, perché il mio modo di pensare è diverso dal vostro. Nel mio mondo, i colori che vedo sono infiniti, perché ho una sensibilità cromatica fino a una volta e mezza quella di una persona neurotipica. Inoltre, le forme hanno un grande valore per me.

Se si è neurodivergenti si può avere difficoltà a comprendere le domande aperte e a formulare risposte appropriate, in quanto le persone Asperger possono avere difficoltà ad esprimere le proprie idee in modo fluido e coerente. Alcune persone autistiche possono anche avere difficoltà a concentrarsi per periodi di tempo prolungati (vedi me N.d.R.), a causa dell'iperattività o dell'ipersensibilità alle distrazioni ambientali.

Se vuoi approfondire questi ed altri superpoteri puoi leggerne qui, mentre l'elenco delle sfide le trovi qui.


Inoltre, come persona con sindrome di Asperger, ho anche lottato con la difficoltà del pensiero arborescente. Il pensiero arborescente si riferisce alla tendenza a concentrarsi su un singolo dettaglio o aspetto di un problema o situazione, invece di vedere l'intera immagine. Questo può rendere difficile per me capire le domande aperte o interpretare le sfumature del linguaggio e del comportamento dell'interlocutore. Ho imparato a sviluppare la mia capacità di pensiero globale attraverso la pratica e la concentrazione attiva sull'intera immagine.


Voglio condividere alcuni consigli utili e pratici che mi hanno aiutato ad affrontare questa sfida.

  1. Informati: ho scoperto che quanto più sapevo sull'azienda e il lavoro per cui mi candidavo, più sicuro mi sentivo durante il colloquio. Ho dedicato del tempo per informarmi sulla storia dell'azienda, i loro prodotti e servizi, le loro missioni e valori.
  2. Prepara le risposte: ho imparato che era importante essere preparato alle domande più comuni che potevano essere poste durante un colloquio. Ho pensato alle domande che mi sarebbero state poste e ho preparato delle risposte efficaci che mostravano le mie competenze e le mie esperienze.
  3. Pianifica il tuo percorso: ho scoperto che era importante sapere esattamente come arrivare al luogo del colloquio e di avere tutto il necessario con me, come il mio curriculum e il mio portfolio.
  4. Sii te stesso: durante i colloqui ho imparato che era importante essere autentico e non cercare di adattarmi alle aspettative degli altri. Ho mostrato le mie abilità e i miei interessi specifici, e ho scoperto che questo poteva essere un valore aggiunto per l'azienda. Ho imparato a trasformare le mie "differenze" in punti di forza.
  5. Comunica le tue esigenze: ho imparato a non vergognarmi di chiedere adattamenti specifici per il colloquio, come un ambiente tranquillo o una pausa extra. Ho comunicato le mie esigenze e ho scoperto che le aziende sono obbligate per legge a fornire adattamenti ragionevoli.
  6. Sii flessibile: durante il colloquio, ho imparato a non essere troppo rigido, ci possono essere imprevisti e cambiamenti di programma. Ho imparato a non farmi prendere dal panico e a essere flessibile.
  7. Conosci i tuoi interessi specifici: ho imparato che le mie abilità e interessi specifici possono essere un valore aggiunto per l'azienda. Ho fatto una ricerca sui lavori che si allineavano con i miei interessi e ho cercato di candidarmi per quelli.
  8. Riduci le ansie esterne: Ho scoperto che piccole cose come i vestiti che mi irritano potevano causare ansia e distrazione durante il colloquio. Ho cercato di ridurre al minimo queste ansie esterne, scegliendo i vestiti che sentivo più adatti (in particolare come tessuto) per farmi sentire a mio agio e libero di concentrarmi durante il colloquio.
  9. Accetta la tua sindrome: accettare la mia sindrome di Asperger e capire che non si tratta di una debolezza, ma di una diversità, mi ha aiutato a guardare il colloquio in una prospettiva diversa e a concentrarmi sulle mie abilità e competenze.
  10. Trova un supporto: ho scoperto che avere una persona di supporto, come un amico o un consulente, poteva fare una grande differenza durante il colloquio. Ho condiviso le mie paure e le mie preoccupazioni con loro e ho ricevuto supporto e incoraggiamento.

In generale, il colloquio di lavoro può essere una sfida per le persone con sindrome di Asperger, ma con un po' di preparazione e la giusta mentalità, è possibile affrontarlo con sicurezza e mostrare le proprie abilità e competenze. Sii te stesso, comunica le tue esigenze e non avere paura di chiedere adattamenti. La tua unicità può essere un valore aggiunto per l'azienda. ♦

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