Cos’è la neurodiversità e perché è importante celebrarla
Il 16 giugno si celebra in tutto il mondo il Neurodiversity Pride Day.In un mondo che continua a classificare, ordinare e correggere, il Neurodiversity Pride si presenta come un giorno importante che vuole riconoscere il valore della neurodivergenza e ci invita a guardare questa non come una deviazione dalla norma, ma come una delle tante variazioni naturali del funzionamento umano.
Non è una data che ancora molti conoscono, eppure per molte persone neurodivergenti ha un significato profondo: è il giorno in cui si può essere finalmente vista e riconosciuta non solo attraverso le difficoltà o le diagnosi, ma grazie alle differenze che si possiedono, con il dovuto orgoglio.
La parola orgoglio non va intesa nel senso di superiorità: si parla piuttosto del diritto di essere se stessi senza dover chiedere scusa per come si è.
Si riflette sull'idea di rispetto, di autodeterminazione, della consapevolezza che si costruisce nel tempo, spesso dopo anni in cui si è cercato di "funzionare come gli altri", pagando un prezzo alto in termini di salute mentale, sovraccarico sensoriale, emarginazione e/o burnout.
Che cos'è la neurodiversità?
Il termine neurodiversità è stato proposto per la prima volta a fine anni '90 dalla sociologa australiana Judy Singer e fu rivoluzionario: le differenze neurologiche come autismo, ADHD, dislessia, sindrome di Tourette ecc., non sono "malattie da curare", ma varianti naturali del funzionamento cognitivo umano (Leadbitter et al., 2021).
La Singer da quel momento in poi aprì una nuova prospettiva scientifica e culturale: ovvero smettere di pensare alle condizioni neurologiche come patologie da normalizzare, per iniziare a riconoscerle come identità da rispettare.Come accade per altre diversità culturali, linguistiche e fisiche, anche quella neurologica merita di essere compresa, accolta e inclusa.
Per farlo però, è necessario cambiare prospettiva: si deve passare da un approccio volto a "riparare" l'individuo ad un approccio finalizzato a rendere il suo contesto di vita più inclusivo. Dunque dobbiamo chiederci "quali interventi possiamo attuare affinché le persone neurodivergenti possano esprimere appieno il proprio potenziale?".
Quando nasce il Neurodiversity Pride?
Anche se il concetto di neurodiversità è presente nel dibattito da oltre vent'anni, il primo Neurodiversity Pride Day nasce solamente nel 2023, su iniziativa di varie comunità neurodivergenti europee, coordinate dal movimento olandese Stichting Neurodiversiteit. La data scelta, il 16 giugno, è vicina al più noto Autistic Pride Day (18 giugno), e fa parte della Neurodiversity Pride Week, che si svolge ogni anno a livello internazionale nella settimana dal 10 al 17 giugno (fonte: neurodiversityprideday.com).
Questa settimana è ricca di eventi, incontri, laboratori e contenuti condivisi online: manifestazioni, podcast, performance artistiche e così via.L'obiettivo non è solo quello di "fare sensibilizzazione", ma di cambiare le narrazioni e dare valore, significato e voce alla propria identità.
Come si celebra?
Non esiste un solo modo per onorare il Neurodiversity Pride, ed è proprio questa molteplicità a renderlo così potente. In Italia, nonostante sia ancora una giornata poco conosciuta, negli anni sta acquisendo sempre più spazio e significato.In alcune città italiane infatti piccoli gruppi informali di attivista neurodivergenti si ritrovano per camminare insieme, portando con sé cartelli scritti a mano, bandiere arcobaleno e badge con messaggi di orgoglio e autoaffermazione.
Non si tratta solo di visibilità, ma di un gesto collettivo che rivendica lo spazio pubblico come luogo di inclusione e appartenenza.In ambito scolastico, invece, durante l'anno si sceglie di promuovere vari percorsi educativi dedicati alla neurodiversità.
Si tratta spesso di iniziative inserite nei progetti di inclusione o cittadinanza attiva, che mirano a far conoscere l'autismo, l'ADHD e i disturbi specifici dell'apprendimento non solo dal punto di vista clinico, ma attraverso le testimonianze dirette delle persone che vivono queste esperienze. In questo modo, l'educazione non si limita a trasmettere informazioni, ma diventa occasione per coltivare conoscenza, empatia, rispetto e consapevolezza. La scuola, se ben preparata, può essere uno spazio vero e proprio di trasformazione culturale: un luogo in cui imparare a leggere la diversità non come un ostacolo, ma come una fondamentale risorsa.
Anche online il Pride si manifesta in forme diverse: podcast, video, post sui social media raccontano la neurodivergenza senza filtri né stereotipi. Si trovano narrazioni tutte diverse e autentiche che restituiscono complessità all'esperienza vissuta e creano connessioni tra persone che, per troppo tempo, si sono sentite sole e/o sbagliate.Nel mondo clinico e terapeutico, alcuni centri organizzano momenti di incontro aperti a famiglie e professionisti.
Lo scopo non è solamente informativo, ma piuttosto mira a costruire insieme una cultura dell'ascolto, dell'accoglienza e della valorizzazione delle differenze. Si promuove una visione relazionale e non patologizzante, come suggerito anche dalla letteratura scientifica più recente (Milton, 2012; Pellicano et al., 2021; Botha, 2021).Al di là delle modalità, ciò che conta davvero è l'intenzione: smettere di pensare alla neurodivergenza solo in termini clinici, per iniziare a riconoscerla come parte della eterogeneità umana; affinché si possa superare la logica della "normalizzazione" e si dia spazio a modi di pensare, di comunicare, di esprimersi ed apprendere che, pur differenti, sono ugualmente valide e degne di rispetto.
Una giornata, un movimento, una cultura
Il Neurodiversity Pride non è solamente una festa, ma una forma di rivendicazione politica, sociale e culturale. Ci ricorda che nessuno dovrebbe essere costretto a "mascherarsi" per essere accettato; che il valore di una persona non si misura sulla base della sua somiglianza alla "norma"; che le differenze cognitive, sensoriali, sociali sono parte della biodiversità umana, e in quanto tali meritano riconoscimento, spazio, diritti.
In un mondo che spesso premia chi si adatta, chi si mimetizza, chi non disturba, questa giornata è un atto di libertà e autodeterminazione.
Non è soltanto una celebrazione, ma un invito a riconsiderare in profondità come guardiamo alle differenze.
Perché serve un Pride anche per la Neurodivergenza?
Le persone neurodivergenti vivono, ancora oggi, in contesti in cui viene loro detto implicitamente o esplicitamente che devono adattarsi, normalizzarsi, correggersi. Studi recenti, come quello di Zeeb et al. (2022), mostrano che quando si crea un ambiente che valorizza le identità neurodivergenti, si riducono i livelli di stress, burnout e depressione; promuovendo invece il senso di appartenenza alla comunità, che porta a maggiore fiducia in se stessi e a un miglioramento della qualità della vita.Lo stesso concetto è applicabile anche al mondo del lavoro, dell'università e della scuola.
Come sottolineano McDonald et al. (2022), l'autodeterminazione, cioè la possibilità di prendere decisioni in base ai propri bisogni cognitivi e sensoriali, è un fattore chiave per il benessere delle persone neurodivergenti.
Il Neurodiversity Pride ci ricorda che ogni cervello, ogni modo di essere, ogni individuo è un universo, e che le differenze non sono un problema da correggere, ma un potenziale da comprendere e accogliere.
Bibliografia
- Leadbitter, K., Buckle, K. L., Ellis, C., Dekker, M., & Pellicano, E. (2021). Autistic Self-Advocacy and the Neurodiversity Movement: Implications for Autism Early Intervention Goals and Outcomes. Frontiers in Psychology. [Q1]
- McDonald, N. M., Schleider, J. L., & South, M. (2022). Programs to support autistic adults in developing self-advocacy and independence. Autism Research. [Q1]
- Zeeb, K. A., et al. (2022). Designing Neurodiversity-Inclusive Learning Environments. Research in Developmental Disabilities. [Q2]
- Ferenc, V., & Platos, M. (2022). Mental Health and Self-Perception in Neurodivergent Adolescents. Journal of Autism and Developmental Disorders. [Q1]
- neurodiversityprideday.com – sito ufficiale della manifestazione
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